Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

[Indice degli articoli]   [Home]

Giovanni Paolo II a 'Porta a Porta'
Parte IIª
LA BEATIFICAZIONE DI WOJTYLA

di  Claudia Marus

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature e corsivi sono dell'autore

     Ancora oggi si discute se le canonizzazioni rientrino nell'infallibilità pontificia: alcuni teologi dicono di no, altri di sì, ma la santificazione del Balaguer e quella eventuale di Giovanni Paolo II sarebbero la prova provata che è da escludere l'infallibilità pontificia!
     La beatificazione di Giovanni Paolo II sarebbe mostruosamente assurda e scandalosa! I FATTI della sua vita escludono il benché minimo grado di santità, anzi lo accusano di gravissimo peccato.

La Redazione

Quanto scritto nello spazio giallo è della Redazione

       Wojtyla, questo personaggio a dir poco contraddittorio, non si smentisce neppure da morto, sempre che questa storia sia vera. Cito dall’articolo di A. Tornielli. “C’è un presunto miracolo attribuito all’intercessione di Pio XII che potrebbe portare in tempi brevi alla sua beatificazione.

 

 

       Un miracolo che vedrebbe in qualche modo misteriosamente [o paradossalmente? n.d.r.] coinvolto anche Giovanni Paolo II, il cui decreto sull’eroicità delle virtù è stato promulgato da Benedetto XVI lo stesso giorno di quello su Papa Pacelli: la guarigione di una giovane mamma da un linfoma maligno”. [1]

 

 

       Nel 2005 a una donna di 31 anni alla sua terza gravidanza viene diagnosticato un linfoma di Burkitt, tumore maligno del tessuto linfatico. Suo marito prega Wojtyla morto da poco, questi in sogno gli appare dicendogli che non poteva fare nulla, ma gli avrebbe mandato un altro sacerdote, e qui appare un “prete smilzo, alto, magro”, che però lui non riconosce se non dopo alcuni giorni, quando per caso in una rivista vede una foto di Eugenio Pacelli da giovane. Quando si dice il caso…
       Domanda: come mai Wojtyla non poteva fare nulla? e ancora, come mai non  ha mandato Roncalli, Montini o Escrivà de Balaguer da lui santificato? Loro erano legati intimamente a Wojtyla  per una comunanza di progetti e appartenenze che per la verità non hanno nulla a che fare con Cristo  e la Sua Chiesa.

 

 

       Data l’aspra diatriba degli ebrei sionisti e dei rabbini, che si oppongono ferocemente da decenni alla
beatificazione di Pacelli da parte del Vaticano nonostante i riconoscimenti di varie organizzazioni ebraiche fino a Golda Meir, uno dei primi fondatori e dirigenti di Israele che lo definì “uomo di pace”,[2] e data l’imposizione frettolosa per la beatificazione del loro candidato Wojtyla, vengono una serie di dubbi che si possono riassumere in: “Io do una cosa a te, tu dai una cosa a me, ma noi
ebrei non vogliamo cedere, non sia mai! quindi perdere la faccia”. Ecco allora che il Papa ebreo chiama guarda caso [l’odiato] Pacelli per sdoganarlo, tramite un'operazione condotta con una grossolanità che lascia stupefatti, seguita da vari commenti ironici.  Forse si sono divertiti  anche in Vaticano e nella Sinagoga, uniti ormai in un abbraccio mortale per la Chiesa.

 

 

       La donna pare guarita, anche se alcuni medici messi a conoscenza della storia clinica, avevano esternato seri dubbi sull’esattezza della diagnosi e il merito, se vi è stato, va spartito tra i candidati delle fazioni dei duellanti. Ricorda il Palio di Siena, anzi questo è più serio.
       La Chiesa di una volta, prima di  riconoscere un miracolo o di credere a un'apparizione vagliava con una scrupolosità  senza uguali. Ma era quella di una volta.

 

 

 

       La carriera di Wojtyla.

       All’inizio c’era l’Opus Dei e attraverso Lei molto fu fatto. Vittorio Messori non può che convenirne.
       Ufficialmente la segretissima, discussa, ricchissima, globalizzata, potente e pericolosa Opus Dei, chiamata anche Piovrus Dei, Oppio di Dio, Santa Mafia,  pare sia solo una associazione cattolica internazionale, presente in più di novanta Paesi. In verità esercita il suo potere interferendo sulla politica, sulle istituzioni economico-finanziarie dei Paesi ove si è installata. Il suo atteggiamento, diciamo “super partes” per la disinvoltura  nella scelta dei suoi partner politici e finanziari assomiglia molto a quello degli Illuminati. Il colore politico, l’ateismo, la religione, le sette o le cupole non sono rilevanti, lo sono i personaggi che vi appartengono, in quanto utili alla causa.

 

 

       Fu fondata il 2 ottobre 1928 da un prete spagnolo di origine modeste [suo padre era un piccolo commerciante che fallì] Josè Maria Escrivà y Albas, iniziò la sua “carriera” sotto il generalissimo Franco, divenendone  il padre spirituale. 

 

 

       Le  testimonianze dirette lo dipingono com’era in verità e ne parlano come di un uomo dal temperamento terribile, che non permetteva di essere contraddetto, nevrotico, irascibile, arrogante, villano, pieno di superbia, vendicativo e megalomane. Così la sua segretaria Maria del Carmen.[3]
       Non sono decisamente le caratteristiche di un Santo. Si fece nobilitare con il titolo de Balaguer, marchese di Peralta. Un gradino sotto non gli s'addiceva. Dopo la fine della seconda guerra mondiale Escrivà si installò a Roma e da lì iniziò la sua vera attività internazionale.
       Tra i suoi ”figli spirituali” troviamo Alcide De Gasperi, Robert  Schuman uno dei padri fondatori della massonica Unione Europea, Pinochet e molti altri famosi.

 

 

 

       L’Opus Dei  comprende [ufficialmente] circa 90.000 aderenti,  anche sacerdoti e seminaristi, numerari, ma il grosso è dato da laici o soprannumerari, preferibilmente reclutati abilmente in Europa, America latina, in USA, Estremo Oriente, tra i capi delle multinazionali, magnati dell’informazione e della finanza, capi di Stato, politici, alti gradi dell’esercito, della polizia, case regnanti. Insomma la piovra ha i suoi tentacoli ovunque serva.
       Attraverso essi,  l’O.D. può imporre i suoi valori-voleri. Esige una ferrea disciplina e un obbedienza cieca [perciò chiamata anche Massoneria bianca]. Chi La lascia, viene sottoposto a una vera persecuzione, nonché campagne denigratorie e minacce. [4]
       Possiede cinquanta Università, molte scuole, dispone di canali televisivi, stazioni radio, case editrici in quasi tutti i Paesi dov’è presente. Il suo patrimonio attuale viene valutato da fonti bancarie svizzere oltre al miliardo di dollari in crescita. Le si riconosce la capacità di saper attirare persone, che per le loro caratteristiche potrebbero essere di aiuto alla setta.
       Wojtyla quando è Arcivescovo di Cracovia, è una di queste. Viene invitato a parlare nella loro Università. Gli inviti continuano anche nel periodo romano e durante il Sinodo dei Vescovi nel 1975. Approfittando degli intrighi che paralizzavano il Sacro Collegio, anche l’Opus Dei nel 1978,  riuscì a convincere i cardinali a eleggere Wojtyla come Papa, il quale il giorno dopo la sua elezione, presentò le sue insegne massoniche. [5]  
       Sotto molti aspetti, questo è stato il loro colpo maestro, molto proficuo per entrambi, legati dagli stessi scopi. Di questa setta teologica-tecnocratica Wojtyla  condivideva l’integralismo, e anche lui credeva fortemente nell’efficacia dei mezzi secolari come il potere, dal quale era fortemente attratto, il denaro [senza  tanti distinguo, secondo il “pecunia non olet” n.d.r.], e il prestigio per la
evangelizzazione.
       G. Paolo II disse varie volte ai suoi Cardinali, che “l’aspetto più positivo dei suoi viaggi furono gli incontri con i potenti della terra, il che è stato dimostrato dai suoi spostamenti, in 129 Paesi, alcuni ripetuti cinque volte come in Messico. Dato che il solo viaggio nella vicina Francia di Benedetto XVI  nel 2008,  pare sia costato 3.800.000 Euro, è lecito pensare che tra  gli sponsor di Wojtyla, l’O.D. abbia avuto un peso notevole, sicuramente per quello che riguarda l’immensa copertura mediatica. In cambio hanno avuto la “prelatura personale”  in Vaticano, [aumentando notevolmente  un influenza che dura ancora oggi, grazie anche alla benevolenza di Benedetto XVI n.d.r.], l’Europa e Escrivà santificato [questo ultimo regalo molto criticato sia negli ambienti della Chiesa Romana, come pare persino in alcuni della stessa Opus Dei n.d.r.]. 
       E’ stato sostenuto che Wojtyla ha avuto un peso decisivo per la caduta del comunismo, ma non ne ha mai reintrodotta la scomunica, nonostante la ferocia con la quale si è distinto nella lotta contro le religioni, in modo particolare quella cattolica. Inoltre all’epoca di G. Paolo II, il sistema stava implodendo, avendone dimostrato il risultato fallimentare, quindi non più un affare per quelli che avevano sponsorizzato la rivoluzione bolscevica, traendone all’inizio colossali profitti: i banchieri ebrei Schiff,  Kuhn&Loeb, Warburg e ovviamente i Rothschild. Gli stessi che poi finanzieranno Hitler.

 

 

        G. Paolo II ci ha sorpresi e disorientati con uno stile papale, che eufemisticamente, si potrebbe definire disinvolto, specie durante vari viaggi [vedi la visita a Castro n.d.r.] ma in realtà è stato catastrofico e ha portato la Chiesa cattolica a non  essere più, seguendo in questo la via tracciata dal suo predecessore.
       Il tutto molto ben mascherato dalla sua innegabile capacità di incantare la gente, da grande attore quale era.
       E’ indubbio che l’amore e l’odio sono le facce della stessa medaglia, quale delle due lo hanno ispirato nei confronti di Cristo e della Sua Chiesa ? [6]

 

 

 

       Le sue amicizie o “aperture” verso i luterani [Lutero andava rivalutato], verso i buddisti [il buddismo non è una religione ma una filosofia a detta dello stesso Dalai Lama], verso i vari movimenti eretici del tipo Taizé,  i Neo Catacumenali di Arguello [che ora concelebrano con alcuni cristiani la Messa con una Menorah sull’altare n.d.r.] e sono legati ai fantasiosi giudei messianici Lubavitscher, i Carismatici, verso l’Islam [baciandone addirittura il Corano], la sua caparbia volontà di proseguire verso l’ecumenismo spingendo verso il relativismo religioso, come si evince  dall’enciclica “Redemptor  hominis” [tutte le religioni = nessuna religione n.d.r. ] per l’azzeramento del Cristo. Durante la passeggiata ecumenica da lui iniziata in quel di Assisi, ha impedito che nella Basilica fosse introdotta la statua della Madonna di Fatima [poteva dar fastidio a qualche capo religioso n.d.r.] in seguito ha avuto la sfrontatezza  di pretendere che la pallottola che lo aveva colpito durante l’attentato fosse incastonata nella corona della Stessa.
       Ma la sua vera novità fu la spinta verso la  progressiva giudaizazzione della Chiesa. La sua amicizia con il B’nai B’rith, ne è la testimonianza. Cosa è il B.B. ?
       “Il B’nai B’rith, che in ebraico vuol dire “figli dell’Alleanza”, è senza dubbio la più antica, la più diffusa e più influente organizzazione ebraica internazionale. E’ stato fondato negli Stati Uniti nel 1843, ed è riservato esclusivamente agli ebrei. Conta più di 500.000 affiliati, in una cinquantina di Paesi. E’ riuscito ad ottenere il riconoscimento dello Stato di Israele da parte del presidente americano Harry Truman, e dalla Chiesa Cattolica il cambiamento del suo insegnamento bimillenario, a proposito del giudaismo, nel Concilio Vaticano II.
       Questa organizzazione di chiara impronta massonica, è quasi sconosciuta al grande pubblico [il quale comunque pare che in genere sappia poco o nulla su chi lo vuole distruggere n.d.r.],
ma ha esercitato, ed esercita tuttora, un'influenza enorme sugli avvenimenti mondiali”.[7]
       Ha intaccato anche progressivamente e subdolamente le radici dell’insegnamento della Religione Cattolica, e in genere sostenuto tutti e tutto quello che poteva nuocere alla Chiesa Cattolica con l’intento della sua definitiva distruzione. Ora, è chiaro che nessun sistema può mettere le proprie radici nell’ambito di un altro sistema se questo non è connivente, e questo bisogna tenerlo bene a mente.

 

 

       G. Paolo II Papa della Chiesa Cattolica, è stato il progressista, il liberista, il modernista, che  ha tenuto le porte aperte ai peggiori nemici della Chiesa. Il 1° gennaio 2004, ha invocato “un Nuovo Ordine Mondiale” basato sul progetto delle Nazioni Unite, e questa terminologia significa una cosa sola: chi si pronuncia in questo modo, fa parte della cospirazione luciferina, che ha come scopo la creazione di un Governo Mondiale Totalitario.

 

 

       G. Paolo II  Capo dello Stato del Vaticano, è colui che ha visto sotto la sua reggenza, scoppiare uno dei peggiori scandali nazionali con ramificazioni internazionali, collegato anche a personaggi criminali di tutte le specie: lo I.O.R. [8]
       Sarà difficile scoprire chi ha tirato le fila dell’attentato che G. Paolo II ha subito, tanto la storia è torbida con le sue ramificazioni politiche, finanziarie, massoniche, Solidarnosc, [9] con servizi segreti di mezzo mondo, bande criminali tipo quella della Magliana,  e che ci viene continuamente ricordata dal suo attentatore Alì Agca, il finto pazzo, altra pedina in mano a quei poteri che hanno tramato per l’uccisione di Wojtyla, e che tramite le sue esternazioni [l’ultima è quella in cui parla di Emanuela Orlandi dandola per viva] mandano dei messaggi trasversali a chi deve capire e stare attento.

 

 

       Il “caso Orlandi”. Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia, scompare quindicenne, il 22 giugno del 1983. Qui entra in gioco la Banda della Magliana, una vera e propria holding del crimine, specializzata anche in sequestri, e parlarne significa essere risucchiati dalle sabbie mobili di un decennio di storia italiana e centinaia di personaggi anche nelle alte sfere, collegati spesso tra loro da fili quasi invisibili. Enrico (Renatino) de Pedis, uno dei capi della Banda, ucciso il 2 febbraio 1990, in un secondo tempo viene sepolto nella Basilica di S. Apollinare, territorio Vaticano, concessione data per le sue “generose elargizioni alla Chiesa” (sic).

 

 

 

       E riesce anche il nome di Marcinkus, il prelato tanto coinvolto con il Banco Ambrosiano di Calvi e le sue connessioni massoniche, banche specializzate nel riciclaggio, colpito da mandato di cattura internazionale, nominato Arcivescovo da G. Paolo II.
       Una storia di questi ventisette anni di papato per nulla edificante.  Gli otto periti teologici che dovranno indagare sugli elementi che giustifichino l’eventuale beatificazione di Wojtyla-Giovanni Paolo II avranno il loro bel daffare e oltre al mondo dovranno rispondere alle loro coscienze, e soprattutto a Dio.

 

 

 

       “ Così ogni albero buono da frutti buoni e ogni albero cattivo dà frutti cattivi”.
       “ Ogni albero che non da frutto buono è tagliato e gettato nel fuoco”.
       
“ Dunque dai loro frutti li riconoscerete”.
                                                                      Matteo 7, 17-19-20

 

 

 

       Claudia Marus
21-02-2010

 

 

[1] “ Wojtyla delegò Papa PioXII a fare il miracolo”
        Andrea Tornelli “Il Giornale” 01.02.2010
[2]  www.vietatoparlare.net/?p=1258
[3] “Oltre la soglia:una vita nell’Opus Dei” di Maria del Carmen Tapia
        edizione italiana  di Baldini & Castoldi
[4]  Ibidem
[5]  “Il 13 maggio” di Claudia Marus   salpan.org
[6]   “ Wojtyla santo?” di Claudia Marus  salpan.org
[7]   “Misteri e segreti del B’nai B’rith”
         Emmanuel Ratier  ed. Sodalitium 
[8]   “Il 13 maggio” di Claudia Marus    salpan.org
[9]   “Emanuela, fu un ricatto al Vaticano” di Marco Ansaldo
       “La Repubblica” in Cronaca  23.11.2009

[Indice degli articoli]   [Home]